Il corso di formazione
L’8 e 9 maggio scorso presso la Corte Ospitale di Rubiera (RE) un nostro associato particolarmente sensibile al tema, ha partecipato assieme e grazie ai volontari WWF Rovigo ad un corso di formazione nell’ambito del progetto LIFE URCA PROEMYS ITALY, relativo alla conservazione di testuggini palustri autoctone Emys orbicularis ed eradicazione di specie alloctone Trachemys scripta.
Il corso è volto ad ottenere l’abilitazione del Ministero come operatore al monitoraggio delle specie e prevede azioni concrete sul territorio, nei siti Natura 2000.
Nell’esercitazione in campo si sono appresi i protocolli da seguire per la posa e il controllo delle trappole, la manipolazione degli animali, la raccolta dei dati biometrici e la marcatura (come si vede dalla foto non è raro trovare all’interno delle trappole altri animali non oggetto dell’attività di cattura).
Trachemys: una minaccia per la biodiversità
Importante sapere come molti dei problemi che le specie autoctone devono patire dipendono proprio dalla messa in discussione degli habitat.
Un deterioramento che avviene per ragioni antropiche ma anche per l’azione invasiva di specie aliene (Trachemys) originarie dal Nord America e incautamente liberate nella falsa convinzione di come la libertà possa loro giovare. Una libertà guadagnata dagli acquari di allevatori improvvisati ignari delle conseguenze sugli ecosistemi.
La Trachemys scripta è inserita nell’elenco mondiale delle 100 tra le specie più invasive; questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell’autoctona Emys orbicularis. Il territorio e gli spazi vengono condivisi da entrambe le specie.
Come riconoscerle
TRACHEMYS - alloctona
Tra le Trachemys si annoverano alcune sottospecie:
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scripta elegans o dalle orecchie rosse,
- scripta scripta o dalle orecchie gialle,
- scripta troostii o dalle orecchie Arancioni.
Rispetto le autoctone palustri tutte le Trachemys sono di dimensioni più grandi, aggressive, ma molto meno longeve (30 anni contro 100-120 delle Emys). Si deve denunciarne il possesso e il decesso quando esso avvenga, non vanno mai abbandonate ma consegnata a specifiche strutture pubbliche o private individuate dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano in accordo al Decreto Legge 230/2016], l’obbligo di consegna vige anche per gli esemplari accidentalmente trovati liberi, essendo una specie per la quale è previsto l’obbligo di eradicazione.
EMYS ORBICULARIS - autoctona
Emys Orbicularis è una tartaruga palustre appartenente alla famiglia Emydidae.
Con il termine “testuggine” si intendono gli animali dell’ordine Testudines che vivono sulla terraferma (ad esempio Testudo Hermanni), mentre il termine “testuggine palustre” è utilizzato per indicare le specie d’acque dolce.
È considerata tra i rettili europei più interessanti il cui habitat deve essere necessariamente protetto e per questo è inclusa nell‘Allegato II della direttiva Habitat 92/43/CEE. Essendo un animale molto sensibile al deterioramento del proprio habitat, può essere considerata una “specie indicatrice” della qualità di questo.
È anche inclusa nell’Allegato II della Convenzione di Berna che ne vieta la detenzione e la vendita.
Dimorfismo sessuale di Emys Orbicularis
DIMENSIONI – I maschi hanno dimensioni minori delle femmine e la loro coda è leggermente più lunga di quella delle femmine.
CODA – È una specie caratterizzata dalla presenza di una coda piuttosto lunga sia nei maschi che nelle femmine; la coda misura infatti circa la metà della lunghezza complessiva dell’animale negli esemplari adulti. In particolare la coda dei maschi è più grossa di quella delle femmine nella parte iniziale (tra l’attaccatura al corpo e l’apertura della cloaca).
PIASTRONE – Il piastrone è piatto nelle femmine e concavo nei maschi, per facilitare l’accoppiamento.
GUSCIO – Nelle femmine è generalmente più alto di quello dei maschi e di forma rotondeggiante, mentre nei maschi è più stretto anteriormente e slargato posteriormente.
PELLE – Nelle femmine è più colorata rispetto ai maschi; la testa, in particolare, è più picchiettata in giallo e la mascella è spesso completamente gialla mentre nei maschi la mascella è nera e la testa spesso priva di punteggiature gialle.
UNGHIE -Mentre in alcune specie acquatiche (ad esempio Trachemys scripta elegans) le unghie delle zampe anteriori dei maschi sono notevolmente più lunghe di quelle delle femmine, nelle Emys orbicularis questa differenza non è presente.
I sessi sono comunque distinguibili abbastanza tardi, ad almeno 5 anni di età.
Le attività di manipolazione e gestione delle tartarughe sia esse autoctone che alloctone abbisognano di autorizzazioni ministeriali e sono disciplinate da normative stringenti. Riteniamo pertanto la partecipazione a questi eventi un’occasione di inestimabile valore che va diffusa e condivisa.
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